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Catasto: i cambiamenti sulle tasse della casa
La riforma fiscale, grande motivo di discussione odierna, prevede una grande rivoluzione dal punto di vista catastale. Tale cambiamento ha come obiettivo quello di rinnovare e rivoluzionare il sistema delle tasse legate alla proprietà o locazione di un immobile o terreno. Molti esperti del settore hanno manifestato il timore che questa revisione porterà a un conseguente sconvolgimento di tutte le tasse dall’IMU (Tasi) alla cedolare secca per gli immobili in affitto e TARI, anche conosciuta come tassazione sui rifiuti.
Il punto di partenza sarà, dunque, la costruzione di una nuova banca dati con il fine di mappare il patrimonio dei proprietari e rendere più equa la ripartizione delle tasse legate agli immobili. Un altro obiettivo che la nuova riforma fiscale si prefigge, consiste nel contrastare e vincere la vecchia lotta contro l’evasione fiscale e antiriciclaggio.
I cambiamenti normativi, inoltre, vedranno protagonisti anche immobili abusivi, terreni non accatastati e immobili con differente ed erronea destinazione d’uso.
Per questo motivo, è prevista la creazione di una nuova Anagrafe immobiliare che possa contenere tutti i dati relativi ai terreni e fornirlo in modo automatico all’Agenzia delle Entrate e, in futuro, anche ai Comuni di appartenenza, assicurazioni, giudici o soggetti impiegati in controversie giudiziarie.
Tali dati includeranno:
A tal proposito, è bene sottolineare che, la proposta del Governo Draghi circa la riforma del catasto sarà anche un modo per definire meglio il valore degli immobili italiani e adeguarli al mercato odierno. Inoltre, sarà applicabile solo alle seconde e terze case, escludendo le prime case, le cui tasse resterebbero invariate.
La riforma del catasto, dunque, sarà una manovra che andrà di pari passo con i cambiamenti sociali e, non per questo, sarà per tutti un sinonimo di aumento delle tasse. Infatti, secondo la logica di rivisitazione dei dati anagrafici immobiliari, alcune zone si ritroveranno a essere svalutate per via dei cambiamenti sociali e, di conseguenza, diminuiranno gli importi di tasse attualmente vigenti.
Un'ulteriore riflessione va fatta, collegando la modifica del valore delle case al patrimonio e certificazione Isee che potrebbe subire modifiche. Ad ogni modo, tutti i cambiamenti previsti dalla legge delega per la revisione del sistema fiscale italiano e relative modernizzazioni del sistema di mappatura dei terreni e immobili entreranno in vigore a partire dal 1 gennaio 2026.