L’approvazione della Legge di Bilancio 2021 prevede una serie di agevolazioni che incidono positivamente sul benessere dei cittadini e relativo risparmio energetico casalingo. Tra tutti gli incentivi previsti, vi è anche il bonus acqua potabile, approvato con la Legge 78/2020, articolo 1, comma 1087. Quest’ultimo ha come obiettivo quello di incentivare i cittadini a ridurre al minimo indispensabile il consumo di acqua e di plastica, utilizzata per la produzione di bottiglie necessarie alla conservazione dell’acqua potabile.
Come funziona il bonus acqua potabile?
Il bonus acqua potabile è cumulabile e non deve essere confuso con il bonus idrico. Infatti, mentre quest’ultimo prevede la sostituzione di sanitari e rubinetteria per ridurre gli sprechi d’acqua, il bonus acqua potabile prevede l’erogazione di un credito d’imposta del 50% su tutti gli interventi finalizzati al miglioramento della qualità dell’acqua che arriva in ogni casa direttamente dagli acquedotti. Sono inclusi, dunque, tutti gli acquisti e installazioni di:
- sistemi di filtraggio;
- sistemi di mineralizzazione;
- sistemi di addizione di anidride carbonica alimentare;
- sistemi di raffreddamento.
Il bonus acqua potabile potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24 o nella dichiarazione dei redditi in riferimento all’anno della spesa.
A chi spetta e quali sono i requisiti per richiedere il bonus acqua potabile?
Possono richiedere il bonus acqua potabile tutte le persone fisiche, gli enti non commerciali (purché civilmente riconosciuti), soggetti esercenti in arti, professioni o attività di impresa ed enti appartenenti al settore terziario.
È necessario tener presente che per richiedere il credito d’imposta ci sono dei limiti di spesa da effettuare che non devono superare:
- i 1.000€ per ogni unità immobiliare;
- i 5.000€ per ogni immobile adibito ad attività commerciale, istituzionale e per enti non commerciali.
Come richiedere il bonus acqua 2021?
Per poter richiedere la suddetta agevolazione, è necessario, in primo luogo, che gli interventi sopracitati, siano effettuati dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2022.
Il pagamento degli stessi, deve essere effettuato necessariamente attraverso una rete tracciabile (fattura elettronica, versamento bancario/postale, documento commerciale con codice fiscale, ecc...) e comunicato all’Agenzia delle Entrate attraverso il modulo, scaricabile direttamente dal sito ufficiale, completo di guida per la corretta compilazione.
Il periodo utile per l’invio telematico dei documenti relativi è fissato tra il 1 e il 28 febbraio dell’anno successivo all’acquisto o installazione.