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Il punto della situazione sulla crisi energetica e il caro bollette
Il periodo storico attuale è caratterizzato, come tutti sanno, dalla crisi energetica scatenatasi a causa della guerra tra Russia e Ucraina. Questo conflitto, seppur localizzato, sta avendo forti ripercussioni in tutto il Mondo. Uno di questi contraccolpi, è sicuramente il caro bollette, tema delicato che sta prendendo il sopravvento, destando la preoccupazione dell’intera popolazione italiana e non solo.
Una delle strategie per iniziare a far fronte a tale inconveniente è cercare di contenere le spese, consiste nel conoscere il consumo di ogni elettrodomestico e dispositivo elettronico usato quotidianamente.
Il primo passo da effettuare è minimo e consiste nel cambio di lampadine per l’intera casa. Optare per soluzioni a Led, è sicuramente uno degli aspetti da tenere in considerazione per ridurre il costo dell’energia. La sostituzione dell’impianto di illuminazione tradizionale con quello a Led, comporta un risparmio annuale da non sottovalutare. Uno dei vantaggi delle lampadine Led, oltre al consumo, è la durata. Quest’ultima, infatti, è di ben 50.000 ore, contro le 4.000 di una lampadina tradizionale. Per quanto riguarda il risparmio dal punto di vista di Watt consumati, si parla di un 80%, paragonando il consumo di una lampadina tradizionale (60 Watt/h) con quello di una Led che consuma solo massimo 12 Watt/h.
Passando agli elettrodomestici, bisognerebbe iniziare l’analisi dal frigorifero, in quanto apparato indispensabile e sempre acceso. Capire quanta energia consumi, dipende dalla classe energetica di appartenenza. Proprio per questo motivo, nel caso in cui si debba scegliere di cambiarlo, è consigliabile che appartenga a una classe energetica alta (A o B).
Il secondo elettrodomestico più utilizzato in cucina è il forno. A tal proposito è bene iniziare contraddistinguendo il forno vero e proprio dal microonde e dal fornetto elettrico. È bene tener presente in primo luogo che, il consumo del forno corrisponde a 1-1,5 kW/h, ma i costi legati ai consumi possono variare in base alla modalità di cottura. In tal senso, l’impiego del grill consuma il doppio rispetto ad un impiego tradizionale, mentre, con la modalità ventilata, si risparmia circa il 30%. È possibile anche considerare come alternativa valida la friggitrice ad aria, per via del tempo di cottura ridotto rispetto al forno.
L’analisi si complica nel momento in cui si debbano paragonare microonde e fornetto elettrico. Il dispendio di energia di quest’ultimo varia a seconda del tipo di apparato e della potenza ma, in linea di massima, un fornetto elettrico ventilato consuma fino al 30% in meno rispetto alla modalità statica. Il microonde, invece, sembra essere l’opzione meno dispendiosa.
La lavatrice, invece, incide sul costo finale della bolletta della luce circa un 4%. Come tutti gli altri elettrodomestici, la scelta della classe energetica è fondamentale e può comportare un enorme risparmio. Una lavatrice a bassa efficienza energetica potrebbe consumare fino a oltre 400€ all’anno, rispetto ai 150€ di una lavatrice di alta gamma. Ad ogni modo, per poter risparmiare, è sempre bene optare per lavaggi eco e a pieno carico, risparmiando, così, fino al 40% di energia. Anche un contratto energetico che prevede delle fasce orarie potrebbe aiutare a bilanciare le spese secondo un'organizzazione ottimale nell’utilizzo.
Un altro elettrodomestico molto usato nelle case degli italiani è il ferro da stiro. Il consumo, anche in questo caso, dipende dalla tipologia scelta. Infatti, a tal proposito è bene specificare che esistono almeno tre tipi di ferro da stiro: quello compatto, quello con caldaia e il ferro da stiro generatore di vapore. Tra le tre opzioni, il ferro da stiro con caldaia è quello che consuma meno (0,45-0,60€/h).
Altri accorgimenti che possono essere presi per far fronte al caro bollette, equivalgono a porre particolare attenzione ai dispositivi elettronici quali tablet, pc e cellulari in carica. Nell’era dello smart working i pc sono fondamentali e presenti in quasi tutte le case. È utile, in tal senso, sapere che un portatile consuma meno di un pc fisso, poiché non sempre collegato. È buona pratica, infatti, ricaricarlo ed utilizzarlo senza necessità di corrente. Se sotto carica, un pc può consumare molto di più se attivo, rispetto alla modalità in stand-by.
Ricaricare il cellulare, invece, comporta un dispendio di 3-7 Wh all’ora. Anche se non incide in modo cospicuo sulla bolletta dell’energia elettrica, è bene non esagerare ed evitare di mantenerlo sotto carica tutta la notte.