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Guida sul risparmio attraverso l’impiego del pellet come combustibile per il riscaldamento
In un periodo di difficoltà economica come quello attuale, ogni alternativa energetica utile per il risparmio sulle bollette, dovrebbe essere presa in considerazione. In tal senso, il pellet si sta facendo largo all’interno delle case degli italiani ed è definito come un combustibile 100% naturale, poiché composto dagli scarti del legno non trattato, privo di colle o solventi chimici. Da questo ne deriva una combustione non nociva per l’ambiente o per l’uomo.
Il costo del pellet è inferiore rispetto ad altri combustibili, vantaggio non poco rilevante, date le bollette esose a cui si dovrà far fronte quest’inverno. Nonostante ciò, vi sono delle accortezze nell’uso e nella scelta del materiale che possono ridurre ulteriormente i costi.
In primis, è importante focalizzarsi sulla qualità del prodotto durante il suo acquisto. Il pellet possiede sempre una scheda tecnica che spiega i dettagli del materiale che ci si accinge ad acquistare. Il pellet di alta qualità possiede un tasso di umidità basso (inferiore al 10%), che si traduce con la caratteristica di alta combustione e meno problemi per l’impianto. Acquistare un pellet con un tasso di umidità alto, potrebbe causare minore resa e, di conseguenza, un aumento considerevole dei costi di consumo.
Ci sono anche delle piccole strategie per pagare meno il rifornimento di pellet per l’inverno. In tal senso è bene sapere che gli acquisti fatti in primavera ed estate, quando la domanda del materiale è ancora molto bassa, sono più economici rispetto a quelli fatti nei periodi più freddi. Acquistare il pellet sfuso, inoltre, comporta un ulteriore risparmio rispetto a quello confezionato. Gli imballaggi gravano inesorabilmente sul prezzo e sono motivo di rincaro.
Il momento cruciale durante il quale una stufa a pellet consuma maggior energia è sicuramente l’accensione. A tal proposito, è definita come buona pratica l’impostazione del bruciatore alla massima potenza finché il fuoco non prenda piede. Una volta iniziata la combustione è possibile diminuire la temperatura e la potenza di combustione.
La temperatura è un altro fattore che incide abbastanza sulla combustione e consumo del pellet. È consigliabile che non superi i 20-22 gradi.
Anche la manutenzione incide sulle prestazioni della stufa a pellet. In tal senso, è importante sapere che la pulizia ordinaria risulta un’operazione fondamentale per la resa dell’apparato e consiste nella rimozione dei residui. Tale operazione può essere fatta ogni settimana o ad ogni utilizzo della stufa, senza necessità di un tecnico specializzato. Al contrario, la manutenzione e pulizia straordinaria della camera di combustione e scarico fumi andrebbe fatta almeno una volta l’anno, da parte di un tecnico specializzato.
Sul mercato sono presenti molteplici tipologie di pellet. È possibile differenziare e capire qual è quello su cui puntare.