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Come la pandemia sta contagiando il settore immobiliare
In questo momento di preoccupazioni e di paralisi generale dell'economia nazionale e internazionale, anche il settore immobiliare sta accusando il colpo dovuto alla nuova pandemia generata dalla diffusione esponenziale del Covid-19.
Le manovre di contenimento del contagio, messe in atto per proteggere la popolazione ed evitare il collasso del sistema sanitario, stanno avendo forti ripercussioni su tutti i settori economico-commerciali.
Il settore immobiliare non si trova escluso da questo quadro generale. Il calo economico sta intaccando soprattutto il turismo e, di conseguenza, tutti gli investimenti legati alle case per le vacanze, affitti a breve termine e non solo. Infatti, a causa dell'impossibilità di uscire di casa, sono rimaste paralizzate anche le visite per la compravendita degli immobili.
È ancora troppo presto per tirare le somme e fare una previsione certa di quello che accadrá nel momento in cui l'emergenza cesserà. Ciò che, però, si può intuire è che, con molta probabilità, questa esperienza modificherà le esigenze degli italiani per quanto riguarda i requisiti fondamentali che verranno ricercati per l'acquisto di un nuovo immobile. Con molta probabilità, aumenteranno le richieste di case provviste di balconi e terrazze e si farà attenzione ai dettagli. Infatti, vivendo la casa pienamente, si riesce maggiormente a scovarne le imperfezioni e le Incomodità.
La crisi economica si sta ripercuotendo a livello d'impiego, dando una spinta maggiore alla disoccupazione. Per questo motivo, si pensa che la ripresa sarà lenta e graduale anche per il settore immobiliare. Man mano che riprenderanno le assunzioni e verranno ristabiliti i meccanismi di guadagno da parte della popolazione, tutti saranno più propensi agli investimenti e, di conseguenza, acquisti di case.
Prima di tirare le somme e arrivare a prendere in considerazione alcuni scenari possibili per quanto riguarda le modifiche dei prezzi, sarà necessario capire fino a quando durerà l'emergenza e quali saranno i piani per la ripresa economica.
Nel frattempo, per venire incontro alla popolazione, è stato approvato il decreto che prevede la sospensione dei mutui fino a 18 mesi per tutti i cittadini che hanno visto decrescere il proprio fatturato del 33% o abbiano perso il lavoro.
Bisogna ricordare, inoltre, che per richiedere la sospensione del mutuo, è necessario che si tratti di un immobile il cui valore non superi i 250.000€, tenendo anche in conto un reddito non superiore a 30.000€. È possibile richiedere la sospensione del mutuo anche in caso di ritardi di pagamento, purché non superino i 90 giorni.
Le modalità di richiesta per la sospensione del mutuo non sono ancora del tutto chiare. Con molta probabilità, sarà richiesta l'autocertificazione per la partita Iva dalla quale si evinca il 33% di gap sopra citato.
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