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Le categorie catastali: un modo per identificare gli immobili e usufruire delle agevolazioni
Le categorie catastali classificano gli immobili in base alla destinazione d’uso. Questa distinzione è importante per determinare la rendita e, di conseguenza, la tassazione IMU alla quale è soggetto l’immobile in questione.
Le categorie catastali, si dividono in sei gruppi (A, B, C, D, E, F), ognuno dei quali possiede dei sottogruppi che dettagliano ulteriormente le destinazioni d’uso.
Nella tabella che segue, vi sono specificati tutti i tipi di immobili appartenenti alle varie categorie.
Come specificato dalla tabella, i gruppi di immobili appartenenti alla categoria A, corrispondono ai cosiddetti immobili di lusso. Nonostante l’appartenenza a tale categoria, è bene considerare che, in linea generale, gli immobili di lusso sono caratterizzati dall’ubicazione in aree destinate alla costruzione di abitazioni unifamiliari superiori ai 3000 mq o parchi privati. Oltre a questa caratteristica, anche una casa in cui vi è la presenza di una piscina di almeno 80 mq o di campi da tennis, è considerata tra le categorie degli immobili di lusso. Inoltre, possono considerarsi appartenenti alla categoria di immobili di lusso, tutte quelle abitazioni che posseggano una superficie maggiore ai 240 mq.
Tra le altre caratteristiche che definiscono un immobile di lusso, è possibile considerare: tutte le costruzioni con montacarichi o ascensori interni, scale di servizio non previste dalla legge, immobili con pavimenti o rivestimenti in materiali pregiati di altezza non inferiore ai 170 cm e terrazzi con una superficie maggiore di 65 mq. Rientrano tra gli immobili delle categorie di lusso anche quelli in possesso di soffitti a cassettoni o decorazioni pregiate e con infissi e porte d’ingresso di materiale pregiato.
È necessario anche considerare che, vengono definite case appartenenti alla categoria A, tutti gli immobili il cui valore di costruzione sia inferiore al prezzo del terreno su cui sorgono, superando del 150% il valore della costruzione stessa.
Come spiegato in precedenza, stabilire la giusta categoria di un immobile è fondamentale per la tassazione e per poter accedere alle agevolazioni fiscali. È bene considerare che, ad esempio, le agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa sono tutte escluse in caso in cui si tratti dell’acquisto di un immobile appartenente a categorie di lusso. Secondo la legge definita dal Decreto Ministero Lavori Pubblici 2 agosto 1969, n. 1072, infatti, le abitazioni di lusso restano escluse da qualunque agevolazione.
La catalogazione immobiliare entra in gioco anche nel momento in cui si decide di vendere la propria abitazione. A tal proposito, sarà l’IVA ad essere modificata in base alla categoria d’appartenenza. Subiscono cambiamenti di prezzo anche le imposte di registro, ipotecarie e catastali e tutte le abitazioni con una diversa destinazione d'uso.
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